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Aminoacidi dal punto di vista chimico

Le proteine (dal greco, primo) hanno un nome quanto mai appropriato: infatti esse .rappresentano, per così dire, la sostanza della vita; sono presenti con funzione di sostegno in una gran parte del corpo animale; si trovano come costi­tuenti essenziali in tutte le cellule viventi, compongono la parte principale della pel­le, dei muscoli, dei tendini, dei nervi e del sangue, formano gli enzimi, gli anticorpi e numerosi ormoni. Soltanto gli acidi nucleici, da cui dipende l'ereditarietà, possono competere per importanza con le proteine: essi infatti presiedono alla sintesi delle singole proteine nella materia vivente. Chimicamente le proteine sono dei grossi polimeri di tipo poliammidico; i mo­ nomeri dai quali sono gli a-amminoacidi. Ogni molecola di proteina con- tiene centinaia e anche migliaia di unità di amminoacidi e, siccome quelli naturali sono almeno ventisei. il numero delle diverse combinazioni possibili degli amminoa­ cidi è quasi infinito. È probabile che occorrano decine di migliaia di diverse proteine per costituire e far vivere un corpo animale e che questo gruppo di proteine non sia identico a quello richiesto per un animale di specie diversa. In questo capitolo studieremo dapprima il chimismo degli amminoacidi e poi tratteremo brevemente le proteine e i metodi con cui è stato affrontato Io studio di queste molecole terribilmente complicate, cercando di mettere in rilievo come, in ul­tima analisi, tutto questo studio si basa sui principi fondamentali della teoria strut­turistica organica: sui concetti di angolo e di lunghezza di legame, sulla forma e la dimensione dei vari gruppi funzionali, sulla teoria dei legami d'idrogeno, della riso­nanza, dell'acidità e basicità, dell'attività ottica e sui problemi stereochimici di con­figurazione e conformazione. Gli amminoacidi naturali Gli amminoacidi che si ottengono quando una proteina viene idro­lizzata sono a-amminoacidi, in quanto il gruppo amminico si trova sull'a­tomo di carbonio adiacente (ossia in a) al gruppo carbossilico:

un alfa aminoacido
Tranne che nella glicina, in cui R=H, il carbonio in a è un centro chirale e tutti gli amminoacidi che si ottengono dalle proteine (con l'eccezione del­la glicina) sono otticamente attivi. Essi hanno configurazione L relativamen­te alla gliceraldeide, come indicato nella figura 14.1: le convenzioni di Fischer introdotte per i carboidrati valgono infatti anche per gli amminoa­cidi. La tabella 14.1 riporta i venti a-amminoacidi comunemente reperibili nelle proteine. Gli amminoacidi portano tutti un nome comune, inoltre per ognuno c'è una abbreviazione di tre lettere che viene usata quando si scrivono le for­mule dei peptidi o delle proteine. Gli amminoacidi della tabella 14.1 sono raccolti in gruppi per mettere in evidenza le analogie strutturali. Dei 20 am­minoacidi riportati nella tabella e presenti nelle proteine, 12 possono esse­re sintetizzati a partire da fonti alimentari non proteiche; 8 amminoacidi, invece (le cui abbreviazioni sono colorate), non possono essere sintetizzati dall'uomo in età adulta e devono essere compresi tramite le proteine nella dieta. Per questo motivo vengono definiti amminoacidi essenziali. Ovvia­mente tutti e venti gli amminoacidi sono necessari per la crescita, lo svilup­po e il mantenimento di un organismo sano.
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I 20 aminoacidi

formule di strutttura degli amminoacidi
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